L'attacco di panico e' una reazione d'ansia molto intensa che si può generare in concomitanza ad eventi percepiti come pericolosi. Nell'attacco di panico la persona sperimenta delle sensazioni che percepisce come molto fastidiosi, quali possono essere sudorazioni, tachicardia, tremori, confusione mentale, tensione, giramenti di testa, oppressioni al petto, conati di vomito ecc. Contemporaneamente a queste sensazioni spiacevoli alla persona capita di avere dei pensieri negativi quali quelli di potere svenire, di avere un infarto, di perdere il controllo di se'. Nella realtà questo non succede mai, almeno nei momenti in cui una persona prova un'ansia intensa quale e' un attacco di panico. L'attacco di panico e' a differenza di quanto comunemente si pensi, una reazione emotiva che tutti provano prima o poi nella loro vita, in quanto e' una reazione che si può generare a seguito di qualunque situazione pericolosa in cui ci si dovesse imbattere.
Ho premesso tutto questo per mettere in evidenza che l'attacco di panico e' una naturale reazione di allerta che l'organismo mette in atto di fronte ad una situazione di pericolo, può piacerci o non piacerci ma questa reazione rimane sempre e comunque una attivazione naturale. Il problema vero e proprio invece si genera quando l'attacco di panico di trasforma in un disturbo da attacco di panico: quale e' la differenza lo spiego di seguito. Nell'attacco di panico, lo stato d' ansia viene attivato da un pericolo reale, che può essere generato da svariati motivi : rimanere chiusi in ascensore, sbandare con l'automobile, essere vittime di una rapina, stare rischiando di perdere il lavoro, stare rischiando di separasi dal partner ecc. invece nel disturbo da attacchi di panico, lo stato d'ansia si attiva non tanto più per un pericolo reale ma per la paura stessa di potere avere un nuovo attacco di panico.
Infatti il disturbo da attacchi di panico si genera frequentemente giusto dopo che la persona ha fatto più volte l'esperienza di andare in panico. Nel disturbo da attacchi di panico la reazione d'ansia e' generata dalla preoccupazione stessa di andare in ansia. Poiché l'ansia e' il nostro dispositivo naturale che si segnala i pericoli, nel momento in cui la persona inizia a reputare pericoloso andare in ansia si attivita un meccanismo perverso che mantiene la persona in un continuo stato di allerta.
Questo circuito perverso si genera per il fatto che nel disturbo da attacchi di panico, l'ansia e tutte le sensazioni fastidiose ad essa associate sono diventate per il soggetto il pericolo da cui deve proteggersi, pertanto la preoccupazione quotidiana del soggetto diventa quella di non andare in ansia: ormai è diventato questo per l ' individuo il pericolo. Purtroppo essendo l'ansia stessa il dispositivo naturale dell'organismo a segnalarci i pericoli, questa si attiva automaticamente nel momento in cui pretendiamo di non andare in ansia, ( poiché l'ansia e' diventata il pericolo) motivo per cui quella reazione che proprio volevamo non accadesse, nostro malgrado, si attiva immediatamente.
In altre parole se in un soggetto "normale" l'ansia o l'attacco di panico rimangono come naturali reazioni dell'organismo che si attivano in presenza di un pericolo, invece in un soggetto che ha sviluppato il disturbo da attacchi di panico quest'ultimo e' diventato il pericolo stesso.
La guarigione da un disturbo da attacchi si panico si raggiunge nel momento in cui nel soggetto si riporta lo stato d'ansia alla sua funzione originaria che è quella di funzionare come dispositivo di segnalazione di pericolo, mentre cessa per il soggetto la rappresentazione e percezione dell'ansia come pericolo stesso. Questo risultato porta il soggetto alla sua condizione originaria o di normalità che è quella di non avere più la preoccupazione di andare in ansia e pertanto riscoprire la sua piena autonomia e libertà con grande giovamento al suo stato di benessere. Ovviamente il raggiungimento di tale risultato comporta un lavoro terapeutico che deve essere sviluppato rispetto alle valutazioni che vengono fatte sulla singola persona, poiché' ci sono significative differenze tra individuo e individuo.
Ho premesso tutto questo per mettere in evidenza che l'attacco di panico e' una naturale reazione di allerta che l'organismo mette in atto di fronte ad una situazione di pericolo, può piacerci o non piacerci ma questa reazione rimane sempre e comunque una attivazione naturale. Il problema vero e proprio invece si genera quando l'attacco di panico di trasforma in un disturbo da attacco di panico: quale e' la differenza lo spiego di seguito. Nell'attacco di panico, lo stato d' ansia viene attivato da un pericolo reale, che può essere generato da svariati motivi : rimanere chiusi in ascensore, sbandare con l'automobile, essere vittime di una rapina, stare rischiando di perdere il lavoro, stare rischiando di separasi dal partner ecc. invece nel disturbo da attacchi di panico, lo stato d'ansia si attiva non tanto più per un pericolo reale ma per la paura stessa di potere avere un nuovo attacco di panico.
Infatti il disturbo da attacchi di panico si genera frequentemente giusto dopo che la persona ha fatto più volte l'esperienza di andare in panico. Nel disturbo da attacchi di panico la reazione d'ansia e' generata dalla preoccupazione stessa di andare in ansia. Poiché l'ansia e' il nostro dispositivo naturale che si segnala i pericoli, nel momento in cui la persona inizia a reputare pericoloso andare in ansia si attivita un meccanismo perverso che mantiene la persona in un continuo stato di allerta.
Questo circuito perverso si genera per il fatto che nel disturbo da attacchi di panico, l'ansia e tutte le sensazioni fastidiose ad essa associate sono diventate per il soggetto il pericolo da cui deve proteggersi, pertanto la preoccupazione quotidiana del soggetto diventa quella di non andare in ansia: ormai è diventato questo per l ' individuo il pericolo. Purtroppo essendo l'ansia stessa il dispositivo naturale dell'organismo a segnalarci i pericoli, questa si attiva automaticamente nel momento in cui pretendiamo di non andare in ansia, ( poiché l'ansia e' diventata il pericolo) motivo per cui quella reazione che proprio volevamo non accadesse, nostro malgrado, si attiva immediatamente.
In altre parole se in un soggetto "normale" l'ansia o l'attacco di panico rimangono come naturali reazioni dell'organismo che si attivano in presenza di un pericolo, invece in un soggetto che ha sviluppato il disturbo da attacchi di panico quest'ultimo e' diventato il pericolo stesso.
La guarigione da un disturbo da attacchi si panico si raggiunge nel momento in cui nel soggetto si riporta lo stato d'ansia alla sua funzione originaria che è quella di funzionare come dispositivo di segnalazione di pericolo, mentre cessa per il soggetto la rappresentazione e percezione dell'ansia come pericolo stesso. Questo risultato porta il soggetto alla sua condizione originaria o di normalità che è quella di non avere più la preoccupazione di andare in ansia e pertanto riscoprire la sua piena autonomia e libertà con grande giovamento al suo stato di benessere. Ovviamente il raggiungimento di tale risultato comporta un lavoro terapeutico che deve essere sviluppato rispetto alle valutazioni che vengono fatte sulla singola persona, poiché' ci sono significative differenze tra individuo e individuo.
Gli strumenti operativi e di intervento da un punto di vista terapeutico per la guarigione da un disturbo da attacchi di panico possono essere molteplici e questi vengono scelti e selezionati dal terapeuta caso per caso. La mia esperienza mi dice che tanto più tempestivamente si interviene con una psicoterapia efficace, tanto più velocemente si guarisce o quanto meno si risolvono e si riducono in maniera significativa gli effetti negativi del disturbo da attacchi di panico. Il rischio di trattarlo con notevole ritardo può generare nel soggetto una rilevante sofferenza che può nel tempo limitare la sua autonomia e ridurre la fiducia in se stesso . Chi vive su se stesso questo genere di disturbo può sentirsi tranquillizzato dal sapere che e' oggi una condizione molto diffusa tra la popolazione e che con un apposito trattamento di psicoterapia e' possibile uscirne fuori.
Data:
16/11/16
Lo Staff / The Staff
American Europen Medical Center
Direttore del sito : Daniel Viennese
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