Archivio Pubblicazioni

mercoledì 16 novembre 2016

Le emozioni negative, sono i tuoi più potenti e utili dispositivi di guida.

Le emozioni sono presenti ed universali in tutte le razze umane. Paul Ekman, lo studioso che  più di altri ha investigato sulle emozioni, ha distinto sei principali emozioni  che sono: Felicità, Sorpresa, Disgusto, Rabbia, Paura, Tristezza. Nella realtà si distinguono una più ampia classe di emozioni, ma questo  approfondimento  non è rilevante per lo scopo dell’argomento che stiamo trattando. Le emozioni sono un modo naturale di reagire del nostro organismo a secondo se ci troviamo davanti ad una situazione piacevole, spiacevole, pericolosa, interessante, etc.. Cosi come il gusto ha il compito di farci capire se una pietanza è di nostro gradimento, cosi come il dolore ha il compito di renderci previgenti rispetto alle situazioni pericolose, anche le emozioni “ dovrebbero” svolgere nella nostra vita dei compiti funzionali, come quello  di farci capire se quello che stiamo facendo  è gradevole, sgradevole, pericoloso, bello, interessante etc.... Mi sono permesso, riguardo il ruolo funzionale delle emozioni, di dire ” dovrebbero” .poiché tra le persone si è perso di vista il ruolo efficiente che le emozioni svolgono nella propria vita. Colpa di tutto ciò, secondo me, deriva dal fatto che ogni manifestazione emotiva negativa viene interpretata come la rivelazione che ci sia qualcosa che non vada bene nel funzionamento interno dell’individuo. Oggi, essere frequentemente triste , ansioso, Arrabbiato, timido viene immediatamente tradotto al pari di una malattia da curare. Il fatto  che fin dall’inizio i problemi inerenti all’ansia  si affrontino con i farmaci, dimostra il fatto che nella società contemporanea la parola ansia è sinonimo di malattia. Ma siamo certi che ciò sia sempre vero? Per quanti molti credono che non si può guarire dalle malattie con l’uso terapeutico della parola,  il fatto che molte persone affrontino e risolvono differenti problemi relativi all’ansia con la sola psicoterapia, dimostra che è sbagliato equiparare un problema d’ansia ad una malattia, almeno secondo il classico concetto medico. Per quanto mi riguarda, l’avere perso il ruolo funzionale che hanno le emozioni, quale può essere la paura e/o ansia, felicità, rabbia.  equivale per l’individuo come a muoversi in territori sconosciuti e senza   guida. A tale proposito, il riuscire a riappropriarsi del ruolo funzionale delle emozioni avrebbe il grande vantaggio di non cogliere in essi il problema, ma semmai l’informazione della necessità di  rivedere  il nostro modo di relazionarci con la vita stessa. Mi spiego meglio: quando uno studente reagisce con forte ansia d’innanzi ad un esame scolastico, l’ansia non deve essere vista come  il problema, ma solo come l’informazione che segnala allo studente di rivedere il suo modo di relazionarsi con l’esame. Allo stesso modo potremmo dire di una persona che nei contesti sociali si senta a disagio ed insicura. A contrario di quanto comunemente si crede, il  disagio e l’insicurezza della persona sono l’informazione che segnala il problema, riguardo a come il soggetto interagisce nei contesti sociali. Infatti, modificando il suo modo di interagire nei contesti sociali, cambierà parimenti anche la sua reazione emotiva. In altre parole la reazione emotiva è la conseguenza dello stile personale con cui la persona interagisce nel contesto sociale, non è essa stessa il problema. Cosi come un sistema di allarme è un segnale di aiuto per individuare un ladro in casa e serve per evitare un furto ed allontanarlo, analogamente  l’ansia o qualsiasi reazione emotiva sono segnali  per migliorarsi. Ma affinché le emozioni diventino il nostro più grande alleato, è indispensabile recuperare il loro ruolo funzionale  che è essenzialmente di guida per migliorare il  modo di vivere. Le emozioni dovremmo tutte concepirle come, un dispositivo potenziale  che ci informa se stiamo procedendo bene oppure No nella nostra vita. Guardare alle emozioni come ad un dispositivo di segnalazione e di informazione utile, ci consentirà sempre più velocemente  di mettere mani sull’autentico problema che è il nostro modo di relazionarci con la vita e con le cose. Quando sapremo  concretizzare questo risultato allora impareremo a vivere più serenamente, diventeremo più performanti e rafforzeremo la sicurezza in noi stessi. 


Data:
16/11/16
                                  


Lo Staff / The Staff 

American Europen Medical Center 
Direttore del sito : Daniel Viennese 

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono ben accetti, purché non vengano meno le norme del buon senso.

Grazie



Lo Staff / The Staff

American Europen Medical Center
(americaneuropeanmedicalcenter.blogspot.com)
Direttore del sito : Daniel Viennese